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Dichiarazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mateusz Morawiecki

Dichiarazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mateusz Morawiecki

Dichiarazione del Presidente del Consiglio della Repubblica di Polonia e del ruolo della Polonia nella divulgazione della verità sull’Olocausto.

Cari Concittadini, Egregi Signori,

Il nostro popolo è stato profondamente segnato dalla sofferenza durante la II Guerra Mondiale. Tutto il paese si trovò sotto l’occupazione tedesca e sovietica. Praticamente ogni famiglia polacca pianse la perdita dei propri cari.

La Polonia fu la prima vittima del III Reich. La morte e le sofferenze nei campi nazisti tedeschi di concentramento fu una comune esperienza degli ebrei, dei polacchi e di persone di molte altre nazionalità.

L’Olocausto fu un crimine inimmaginabile. I tentativi della sua negazione dovrebbero essere sempre condannati in modo univoco. La legge polacca da anni punisce le persone che tentano di negare la sofferenza delle vittime del terrore nazista. Simili soluzioni sono state adottate da molti altri paesi in Europa e nel mondo.

La menzogna di Oświęcim non vuol dire soltanto la negazione dei crimini tedeschi, ma comprende anche altre forme di falsificazione della storia. L’elemento peggiore di questa manipolazione consiste nello sminuire le responsabilità dei veri colpevoli e addossare la colpa alle stesse vittime.

Vogliamo combattere questa falsificazione in tutte le sue forme. Per questo stiamo lavorando sulla riforma dell’Istituto di Memoria Nazionale. I campi dove avvenne lo sterminio di milioni di ebrei non erano polacchi. Questa verità va preservata perché costituisce una parte della verità sull’Olocausto.

Egregi Signori!

Il nostro Governo condanna tutti i crimini commessi sul territorio polacco – indipendentemente dalla nazionalità di chi ne era l’autore e a prescindere dall’appartenenza delle vittime.

Mai limiteremo la liberta del dibattito sull’Olocausto, lo dobbiamo a tutti quelli che ne subirono le conseguenze. Da anni ci adoperiamo per diventare custodi della memoria delle scelleratezze dei totalitarismi – sia sul territorio nazionale che al di fuori del paese.

Il Campo KL Mauthausen-Gusen fu uno dei tanti campi di concentramento tedeschi. E’ un altro luogo, insieme alle fosse sovietiche di Katyń, dove avvenne lo sterminio di massa dell’intellighenzia polacca. Vi furono uccisi anche gli ebrei e le persone di diverse nazionalità.

Dopo la guerra il campo fu distrutto e laddove si trovava il cancello d’ingresso venne costruita una villa. Tuttavia grazie all’impegno polacco la memoria del passato criminale di Gusen fu salvata.

Lo Stato polacco e i polacchi si impegnano a conservare i campi di concentramento affinché essi diventino la Testimonianza del Martirio dei Popoli – per mantenere viva la memoria delle vittime e per avvertire il mondo di oggi.

Nella lotta contro false affermazioni sulla partecipazione dello Stato Polacco alla macchina della morte tedesca, la Polonia si pone da parte della verità.

Cari Concittadini,

L’Olocausto fu anche un’inimmaginabile tragedia polacca. Dei sei milioni dei cittadini polacchi scomparsi durante la seconda guerra mondiale, tre milioni appartenevano alla comunità ebraica polacca. Questo obbliga la Polonia più di ogni altro paese europeo a vigilare sulla verità dei crimini dell’Olocausto.

Per questo motivo costantemente ricordiamo al mondo la missione del Capitano Pilecki ad Auschwitz, l’eroismo di Żegota, l’organizzazione polacca di aiuto agli ebrei, le punizioni assolute che lo Stato Clandestino Polacco infliggeva a coloro che denunciavano o ammazzavano gli ebrei. La pena di morte per i polacchi che nascondevano gli ebrei era un’evidente dimostrazione del fatto che i nazisti tedeschi sapevano che i polacchi avrebbero aiutato i confratelli ebrei.

Fu il nostro connazionale, Jan Karski, a tentare invano di risvegliare le coscienze dell’opinione pubblica nell’occidente, informandolo dei crimini tedeschi.

Comprendiamo l’apprensione da parte dell’Israele. Ci vuole molto lavoro prima che saremo capaci di raccontare insieme la nostra storia comune, spesso complicata. La cultura degli ebrei polacchi costituisce un elemento inscindibile del nostro Patrimonio nazionale.

Oggi, quando il mondo deve fronteggiare il problema dell’antisemitismo il Governo Polacco parla chiaro: non c’è posto per l’odio ne per la falsificazione della storia.

La diffusione della verità sull’Olocausto non è solo il compito dell’Israele, e anche il compito della Polonia. E’ la lotta per la verità universale che costituisce l’avvertimento per il mondo intero.

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Fonte: Sito ufficiale dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Roma


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