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Alcolismo: Centro di terapia presso l’ospedale aperto anche ai non italiani

Tu di che cosa ti occupi esattamente?
Dal 2018 assisto all’accoglienza dei nuovi pazienti, affianco e collaboro con gli psicoterapeuti ai gruppi motivazionali, psico-spirituali e di mantenimento, conduco l’osservazione attiva e contribuisco utilizzando le metodologie dell’approccio gestaltico in cui mi sto specializzando. Inoltre, in seguito all’arrivo di diversi utenti di origine polacca assisto ai colloqui psicologici di cui curo l’aspetto comunicativo, facendo da interprete e traducendo il materiale indispensabile per prevenire la ricaduta. In ogni incontro con un paziente bisogna interrogarsi sulle nuove e peculiari espressioni di disagio psichico legate ad elementi culturali specifici (Tarricone et al. 2012).

Le dipendenze distruggono  non solo la salute e la vita dei tossicodipendenti, ma anche quella delle loro famiglie. Perché è necessario il supporto psicologico alla famiglia della persona dipendente?
L’alcolismo è una malattia che coinvolge oltre al diretto interessato, anche il partner, i figli, i genitori, gli amici, i colleghi di lavoro o i vicini di casa. Spesso la vita quotidiana delle persone vicine all’alcoldipendente viene sconvolta sia sul piano pratico e materiale che su quello affettivo e relazionale. A volte la sofferenza è talmente grande che anche queste persone finiscono per ammalarsi. Leggi dopo la foto

Chiunque viva accanto ad un alcolista, si trova a confrontarsi con la stessa realtà: nessuno può smettere di bere al posto suo. E così, spesso, familiari, amici e vicini si sentono impotenti perché non riescono a cambiare la situazione né a capire cosa stia succedendo.
Per i motivi appena descritti, il servizio CRARL dispone di un gruppo d’informazione e sostegno alle famiglie. Lo scopo principale del gruppo è dare informazioni e aiuto per imparare ad orientarsi rispetto al problema “alcol”; offrire supporto e sostegno per aiutare i membri della famiglia ad affrontare le difficoltà personali sperimentate, proteggere se stessi e favorire lo sviluppo di processi relazionali sani che sostengano la possibilità per il “bevitore” di uscire dal problema invece che rinforzarlo.

Leggi l’intervista in lingua polacca: Włochy: Rozmowa z psycholog Aleksandrą Krawczyk na temat terapii dostępnej w rzymskim szpitalu Policlinico Umberto I

©Nasz Świat – portale d’informazione dei Polacchi in Italia

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