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Si è spento Edo Ansaloni, grande amico della Polonia e dei polacchi

Il 31 Gennaio 2020 ci ha lasciato Edoardo “Edo” Ansaloni.
Edo: un uomo che ha seguito fino in fondo le sue grandi passioni; dalla Florovivaistica, laureandosi in Agraria e sviluppando l’azienda di vivai fondata dal padre, ai motori e al fuoristrada, fondando il primo Club Italiano del Fuoristrada, ma soprattutto era un grande appassionato di Fotografia e di Storia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Edo, giovane Partigiano e giovane fotografo, quando a Bologna risuonavano le sirene d’allarme bombardamento aereo, anziché affrettarsi per raggiungere i rifugi, spinto dalla sua grande passione per la fotografia, saliva sui tetti delle case, per filmare i bombardieri alleati che sganciavano quintali di bombe sulla periferia e sulla città, riprendendoli con la sua cinepresa …
La mattina del 21 Aprile 1945, verso le ore 06, provenendo da Porta Maggiore e risalendo Strada Maggiore, i soldati Polacchi del 2° Corpo d’Armata Polacco, guidati dal Generale Anders, per primi entrarono a Bologna: Edo era là, già pronto, con le sue fotocamere, per registrare su pellicola quei momenti passati alla Storia.
Per questa sua passione, Edo ricevette la tessera ad Honorem dall’Associazione Italiana Reporter Fotografi, nel 2015.

Edo Ansaloni

Per noi Polacchi Edo Ansaloni è stato importantissimo per almeno due motivi.
Il primo:
– il suo video che documenta l’entrata a Bologna dei primi soldati, Polacchi: unica testimonianza di quei primissimi momenti.
Sui loro volti si possono leggere varie emozioni, come lo stare ancora in allerta, (alcuni colpi di fucile vennero sparati contro di loro a metà di Strada Maggiore, da alcuni nazi-fascisti in fuga), ma dopo pochissimo, la gioia dilagante dei bolognesi liberati, avvolgerà anche i soldati più sospettosi che abbandoneranno ogni timore per rispondere, finalmente sereni, con larghi sorrisi a tutte quelle persone che li salutavano come Liberatori.
Il secondo:
– Edo ha sentito l’esigenza di ricordare quei drammatici momenti a memoria per le generazioni future: ideò e quindi realizzò il Museo Memoriale della Libertà, dove si possono vivere e provare di persona, alcuni dei momenti più drammatici di quegli anni di guerra, dove si possono vedere le sue fotografie che riprendono i soldati Polacchi e dove si può vedere il suo video, unico e per questo importantissimo, sull’entrata a Bologna liberata, dei primi soldati alleati: i Polacchi del 2°Corpo d’Armata del Generale Władysław Anders.


Certamente ora Edo sarà salutato e festeggiato da tutti quei ragazzi che lo hanno visto, entrando a Bologna a piedi o sulle jeep o sui carri armati, mentre venivano da lui fotografati.
Ciao Edo, grazie per sempre.
Testo e foto :
Stanisława e Fausto Branchi, Ass. Culturale Italo Polacca:
“Natura i Sztuka – Natura e Arte”
mail: sztukainatura@gmail.com

Museo Memoriale della Libertà
Via Giuseppe Dozza, 24, 40139 Bologna BO
Telefono: 051 461100
mail: info@museomemoriale.com

 

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